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Da un incontro col maestro Boilini allo stesso sono state rivolte svariate domande di cui riportiamo qui di seguito quelle più interessanti.
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D.Capita spesso di osservare tecniche di Aikido eseguite in maniera diversa e ciò addirittura nell’ambito dello stesso Dojo.Perchè accade questo ?
R. l’Aikido è una via che ogni praticante è costretto a seguire se intende comprendere il messagio di O Sensei. Il ” sentiero ” da seguire non ha mai fine per quanto attiene al concetto di fine secondo il nostro modo di approccio razionale al termine. Durante la strada si incontrano dei compagni di viaggio ed altri si ritrovano allorquando si torna in dietro per aiutare coloro che risultano attardati. l’esperienza acquisita nel tratto già percorso consente di poter proseguire oltre e di vedere cose che nella fase iniziale erano state valutate del tutto irrilevanti ed insignificanti.
La dottrina delle arti marziali contiene tanti riferimenti a quella particolare setta buddista conosciuta in giappone come ” zen “. Dalle fonti storiche si e’ accertato che i guerrieri nobili frequentavano i templi buddisti per prepararsi con la meditazione alla loro vocazione militare. Queste sale venivano chiamate ” dojo “, ossia il nome di un luogo dedicato ad esercizi religiosi. In sanscrito originario ” bodhimandala ” : luogo di illuminazione. Ancora oggi si usa il termine dojo e, come un tempo, indica il luogo dove viene praticata ed insegnata una particolare derivazione del budo: judo, karate, aikido ecc. .
Il fine primario dello zen e’ ritrovare la semplicita’; in buona sostanza ritornare allo stato originale di purezza e trasparenza. Oggi, come un tempo, nel dojo si praticano anche tecniche della meditazione e della concentrazione che comportano l’uso del hara ( addome ) ed i relativi esercizi di respirazione addominale. Accrescendo vitalita’ e forza con la respirazione addominale, aumentano le capacita’ di concentrare le energie mentali alla ricerca introspettiva della verita’: una verita’ che nello zen si trova principalmente in se stessi.
La pratica delle tecniche di aikido tradizionale aiuta a sviluppare vitalita’ e forza interiore, migliorare la propria qualita’ di vita ed aiutare gli altri. Allorquando l’infinitesimamente grande diventa sinonimo di infinitesimamente piccolo e’ possibile comprendere la vastita’ di un oceano osservando l’acqua raccoltasi in una pozzanghera.